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Nuova Zelanda: il rifugio perfetto dei milionari dal coronavirus

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Molti milionari provenienti da tutto il mondo, ma principalmente dagli Stati Uniti, hanno deciso di crearsi dei bunker in Nuova Zelanda durante il coronavirus. Ecco perché.

Esiste un posto dove i milionari americani, almeno una parte di loro, si stanno rifugiando con l’obiettivo di fuggire dal coronavirus e da tutta la pandemia globale che sta vivendo il mondo intero: stiamo parlando dalla Nuova Zelanda.

È questa la nazione che moltissimi super ricchi stanno scegliendo come meta per trascorrere la quarantena: è infatti considerato il rifugio perfetto in cui affittare dei veri e propri bunker extra lusso.

Nuova Zelanda: i bunker dei milionari

A compiere questa scelta, che all’apparenza può sembrare folle, sono stati alcuni imprenditori della Silicon Valley e di New York. Uno su tutti? Gary Lynch, amministratore delegato di Rising & Co, il quale ha costruito dal nulla un vero e proprio bunker dal quale poter gestire le proprie attività.

L’uomo, che si trova in Nuova Zelanda ormai da qualche mese, ha costruito dal nulla una villa da capogiro con finiture extralusso, palestra e tutti i comfort del caso.

Il motivo di questa scelta va ricercata nel fatto che, oltre al clima favorevole e poco inquinato, il numero di abitanti in proporzione al territorio abitabile è davvero ottimo: 5 milioni di abitanti in relazione ad una superficie grande circa dieci volte la Lombardia, ma con la metà della popolazione.

Insomma, il luogo perfetto al riparo dalla pandemia…e dagli occhi indiscreti.

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Nuova Zelanda: quanto costa una villa extralusso?

C’è chi, come Gary Lynch, l’ha costruita da zero, ma c’è chi, invece, ha deciso di affittarne una da 2400 dollari al mese: stiamo parlando di Mihai Dinulescu, fondatore di una startup di criptovalute che a soli 34 anni è già diventato milionario.

Quest’uomo, che è stato intervistato da Bloomberg, ha svelato che, quando si è recato all’aeroporto, il volo che portava a San Francisco era totalmente deserto, mentre quello per la Nuova Zelanda era affollatissimo.

Ma non solo: ha anche confessato di avere visto, prima del lockdown, almeno altri dieci imprenditori milionari americani recarsi nello stesso posto.

Insomma, le cifre in questione sono davvero importanti e certamente in pochissimi possono permetterselo. Fa, tuttavia, davvero impressione vedere come, con l’arrivo della fase due da coronavirus, ci siano imprenditori che hanno pensato, mesi fa, di fuggire altrove, lontano da tutti.

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ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2022 10:50

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